Trama
Milioni di anni fa, un meteorite resistette all'impatto con l'atmosfera terrestre, schiantandosi nelle allora floride terre dell'Antartide. Ai nostri giorni, la compagnia RX-Tech ritrova casualmente il cratere, scoprendo inoltre le tracce di antiche statue moai sepolte tra i ghiacci.
Nel 1998, in India, Lara Croft , facoltosa archeologa britannica, è alla ricerca di un artefatto, la Pietra Infada, attribuito alla estinta tribù Indiana Infada. Dopo aver incontrato un ricercatore apparentemente impazzito (Tony, membro della RX-TECH), Lara cerca di raggiungere il centro di un antico tempio: qui ritroverà l'uomo, che ha già trovato l'artefatto e grazie ad esso ha acquistato poteri sovrannaturali. Dopo averlo fatto fuori e recuperato la Pietra, Lara incontra il dottor Willard, capo della RX-Tech; Willard spiega a Lara cosa sia in realtà la Pietra Infada:
« ...questo reperto non è originario dell'India, arriva da un'isola dell'Antartide: proviene da un meteorite, ed è stato modellato dai polinesiani che millenni fa risiedevano in quella zona... Vedete? Un materiale sconosciuto, assolutamente unico!'' » |
(Cit. dott. Mark Willard durante il primo incontro con Lara.) |
I Polinesiani scoprirono le incredibili doti di quel materiale: Era in grado di moltiplicare i geni primari di un essere vivente, aumentando di conseguenza la complessità del loro stesso corpo. Essi credevano che questi mutamenti fossero dovuti a forze divine, difatti i Polinesiani realizzarono quattro artefatti col materiale ricavato dal meteorite, ma col passare del tempo, a causa dei cambiamenti climatici del pianeta che abbassarono drasticamente la temperatura di quella zona, furono costretti a lasciare per sempre l'isola dell'Antartide dove fino ad allora si erano insediati. I quattro manufatti furono conservati all'interno di un tempio che i Polinesiani costruirono nel cratere dell'impatto, dove rimasero indisturbati fino al 14 agosto 1834, quando la spedizione di Charles Darwin raggiunse quelle terre gelate. Quattro marinai della spedizione si divisero gli artefatti, che dopo varie vicissitudini si dispersero in India, nel Sud Pacifico, in Nevada e a Londra. Seguendo le indicazioni del diario di Steven, uno dei quattro marinai della spedizione di Darwin, Willard è riuscito a ricavare l'ubicazione dei quattro frammenti, e conoscendo la fama e le abilità di Lara, la convince a ritrovare per lui i manufatti mancanti.
In un'isola del Sud Pacifico, Lara incontra una tribù di cannibali ed una truppa di sfortunati militari australiani, precipitati con il loro aereo nella giungla. Lara affronta i guerrieri della tribù indigena, giungle ancora misteriosamente abitate da dinosauri e le rapide della Gola di Madubu, giungendo infine nel tempio dello stregone Puna, tanto potente, grazie all'artefatto del meteorite in suo possesso, da essere creduto una vera e propria divinità dagli indigeni. Dopo lo scontro con esso, Lara recupera l'amuleto fonte del suo potere, il Pugnale Ora.
A Londra, Lara cerca di incontrare la misteriosa Sophia Leigh, una spietata donna d'affari proprietaria di un'industria cosmetica, che ha fondato il suo impero grazie al potere del talismano da lei posseduto, l’Occhio di Iside. Alla ricerca di un modo per entrare nell'ufficio di Sophia, Lara entra nella stazione della metropolitana di Londra abbandonata di Aldwych, dove accede alla sede di una immaginaria loggia massonica e dove incontra gli uomini di un ex capo ricercatore di Sophia, i cui esperimenti lo hanno lasciato sfigurato e immortale. L'uomo racconta a Lara di come, creduto morto insieme agli altri volontari degli esperimenti di Sophia, si nasconda con loro nelle fognature e nei tunnel della metropolitana. Lara stringe un accordo con l'uomo: lui le mostrerà un passaggio per intrufolarsi non vista nell'ufficio di Sophia ma, in cambio, Lara dovrà recuperare dal museo di storia naturale una sostanza utilizzata per mummificare, che l'uomo utilizza per conservare la sua pelle in decomposizione. Lara recupera la sostanza e riesce ad intrufolarsi nell'ufficio di Sophia, dove incontra finalmente la donna. Sophia dapprima cerca di convincere Lara a prestarsi come testimonial per la sua nuova campagna pubblicitaria, ma al rifiuto di Lara fugge sui tetti della City londinese. Lara si lancia al suo inseguimento, riuscendo a sconfiggerla dopo uno scontro tra i grattacieli e i tetti della City, recuperando così la pietra in suo possesso.
In Nevada, Lara tenta di accedere all'Area 51 saltando con un quad-bike una recinzione di filo spinato, ma dopo essersi schiantata rovinosamente oltre la recinzione, viene creduta una fanatica attivista per la pace e, svenuta, portata in un carcere di massima sicurezza dell'esercito. Lara riesce a fuggire dal carcere e a nascondersi a bordo di un camion, che la condurrà direttamente nell'Area 51, dove troverà, all'interno di un'astronave extraterrestre, l'ultimo frammento, etichettato dall'esercito come Elemento 115.
Lara giunge in Antartide, nel sito di scavo della RX-Tech. Qui Willard le rivela la verità sul materiale di cui è composto il meteorite: agendo da catalizzatore di energie anomale, il DNA umano, esposto a tale energia, evolve in maniera innaturalmente rapida, dando origine a mutazioni e anomalie del corpo, ma anche ad una straordinaria potenza. Willard inoltre rivela a Lara di voler riunire i quattro frammenti al meteorite per aumentarne e assorbirne il potere. Dopo averla tramortita, le sottrae gli artefatti e fugge nello scavo. La RX-Tech ha nel frattempo riportato parzialmente alla luce l'antica città di Tinnos e il tempio del cratere, ma la vicinanza del meteorite ha causato orride mutazioni agli operai della RX-Tech, che si sono quasi tutti trasformati in mostri con strane escrescenze sulle braccia e sulle gambe. Quando Lara raggiunge Willard è troppo tardi: Willard si getta nella pozza di materiale incandescente sotto il meteorite. Lara crede inizialmente che sia morto, ma dalla pozza riemerge un orrido ibrido tra un ragno e Willard. Lara riesce a uccidere la creatura e a recuperare gli amuleti, fuggendo infine dall'Antartide a bordo di un elicottero.